Negli ultimi anni sta crescendo sempre di più la tendenza a intraprendere percorsi di psicoterapia online. Già esistono diverse credenze più o meno vere riguardanti la terapia cosiddetta “in presenza” in studio faccia a faccia con il terapeuta, convinzioni alle quali se ne aggiungono altre specifiche per questa forma di cura offerta tramite le più svariate piattaforme di comunicazione. Vediamone alcune.
La psicoterapia online è meno efficace rispetto a quella fatta di persona. Falso. Come per tutte le forme di terapia, anche la psicoterapia online è utile in alcuni contesti e con determinati pazienti. È inutile dire che proporre una terapia seppur tecnicamente valida alla persona sbagliata non garantirà risultati: non resta che valutare caso per caso l’utilità di questa possibilità.
La terapia online costa meno. Non sempre vero. Esistono portali che offrono terapie a prezzi calmierati che possono rispondere alle esigenze economiche di alcune persone. Ciò che spiega il costo della psicoterapia è in larga misura la specializzazione del terapeuta, le cui competenze non diminuiscono dietro lo schermo.
Posso fare terapia online dove voglio. Falso. Fondamentale per garantire la riservatezza sia del terapeuta che del paziente è la scelta di un luogo provato, ontano da possibili fonti di distrazione e da orecchie indiscrete. Anche per questo tipo di terapia è necessario prendersi il proprio tempo e prendersi qualche accortezza in più per prendersi cura anche degli aspetti che normalmente sarebbero gestiti in studio.
La terapia online è più utile per chi si trova già a suo agio con la tecnologia. Vero. Come per ogni mezzo di comunicazione, più si padroneggia con disinvoltura il computer o lo smartphone, meglio ci si troverà a parlare in videochiamata o al telefono.
Fare terapia in studio facilita i processi di comunicazione e comprensione. Quasi sempre vero. Per questo motivo, a meno che non si tratti di una terapia con pazienti residenti all’estero o molto lontani, cerco tutte le volte che le condizioni lo permettono di privilegiare la presenza di persona. Essere online non significa essere distanti o per forza perdere alcuni elementi, ma integrare le due forme di terapia quando possibile credo sia la scelta vincente. Nei casi in cui proprio non sia possibile, lasciamo comunque spazio alla creatività e all’emergere di nuovi canali attraverso cui far viaggiare sensazioni, pensieri ed emozioni che garantiscano crescita di un buon contatto reciproco.
Fare terapia online richiede al terapeuta una formazione specifica. Vero. Se non una formazione specifica, almeno che ne abbia fatta esperienza pratica. Come già accennato, anche i terapeuti hanno il compito di avere dimestichezza con l’informatica, soprattutto per maneggiare i dati sensibili di cui si costituisce la terapia. Inoltre è necessario adottare una serie di piccoli accorgimenti per adattare alcune tecniche, come ad esempio l’EMDR, al contesto online. È giusto tenere conto che, esattamente come per altre scelte terapeutiche, il terapeuta può proporre o rifiutarsi di fare psicoterapia online motivando la propria decisione al paziente che ne fa richiesta.